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NAKAMICHI 680ZX
Tempo fà un appassionato mi chiese come mai non ci fosse nel sito nessun registratore Nakamichi.
Beh, in effetti nulla di diverso dal tacere di Juve ed Inter in un annuario di calcio.....
Naturalmente nessuna preclusione verso un marchio che ha fatto della "cassetta" la sua forza.
La verità era un altra.
L'unico deck Naka che fino ad oggi era in mio possesso, un Dragon, acquistato usato, risultava per me "inviolabile".
Nell'unica occasione in cui si guastò (trasporto) dopo una veloce occhiata all'affolato interno, mi convinsi a ricorrere ad un centro attrezzato. Non avrei mai accetato di uccidere un registratore così bello per una manovra incauta o maldestra.
Solo oggi si è presentata la "giusta" occasione per smanettare un pò uno dei grandi naka.
Un deck inutilizzato con piccoli problemi meccanici, che soggiornava in una cantina di un appassionato, che non aveva più intenzione di utilizzarlo e... forse... l'avrebbe buttato!!!!!
E così, per la prima volta, feci conoscenza con il 680ZX
In sintesi le caratteristiche:
Meccanica singola, doppio cabestano, trazione a cinghia, 3 motori (bobine, trazione e azionamento testine) 3 testine (al solito di Naka, realmente separate) 2 velocità di funzionamento (attenzione, non come le teac/tascam che giravano anche a 9,5 cm/sec, ma una sorta di LP a 2,38 cm/sec) più regolazione fine, riduttore dolby B, vu meter fluorescenti (che al termpo, reputo, fossero innovativi) test tono a 400 hz per la calibrazione della registrazione e punti di calibrazione esterni (manuali) separati per i tre tipi di nastro, per i due canali.
Su tutto però un sistema di autoallinamento della testina di registrazione.
Il deck è stato prodotto a cavallo del 1979 e 1981
Beh, in effetti nulla di diverso dal tacere di Juve ed Inter in un annuario di calcio.....
Naturalmente nessuna preclusione verso un marchio che ha fatto della "cassetta" la sua forza.
La verità era un altra.
L'unico deck Naka che fino ad oggi era in mio possesso, un Dragon, acquistato usato, risultava per me "inviolabile".
Nell'unica occasione in cui si guastò (trasporto) dopo una veloce occhiata all'affolato interno, mi convinsi a ricorrere ad un centro attrezzato. Non avrei mai accetato di uccidere un registratore così bello per una manovra incauta o maldestra.
Solo oggi si è presentata la "giusta" occasione per smanettare un pò uno dei grandi naka.
Un deck inutilizzato con piccoli problemi meccanici, che soggiornava in una cantina di un appassionato, che non aveva più intenzione di utilizzarlo e... forse... l'avrebbe buttato!!!!!
E così, per la prima volta, feci conoscenza con il 680ZX
In sintesi le caratteristiche:
Meccanica singola, doppio cabestano, trazione a cinghia, 3 motori (bobine, trazione e azionamento testine) 3 testine (al solito di Naka, realmente separate) 2 velocità di funzionamento (attenzione, non come le teac/tascam che giravano anche a 9,5 cm/sec, ma una sorta di LP a 2,38 cm/sec) più regolazione fine, riduttore dolby B, vu meter fluorescenti (che al termpo, reputo, fossero innovativi) test tono a 400 hz per la calibrazione della registrazione e punti di calibrazione esterni (manuali) separati per i tre tipi di nastro, per i due canali.
Su tutto però un sistema di autoallinamento della testina di registrazione.
Il deck è stato prodotto a cavallo del 1979 e 1981
Ecco come si presenta il deck una volta rimosso il coperchio. Abbastanza affollato, con una meccanica piuttosto imponente(notare i motori principali) ma con più plastica di quel che avrei detto sulla fiducia. Si può notare come molti componenti della medesima siano (apparentemente?) comuni al "Top" di gamma Dragon, subito succesivo a questo deck.
La foto "da sopra" ricordo sempre essere un utile documento anche per controllare che nel rimontaggio post intervento tutti i cablaggi compiano i medesimi percorsi d'origine, evitanto errori di connessione o semplici "schiacciamenti" per errato posizionamento.
La foto "da sopra" ricordo sempre essere un utile documento anche per controllare che nel rimontaggio post intervento tutti i cablaggi compiano i medesimi percorsi d'origine, evitanto errori di connessione o semplici "schiacciamenti" per errato posizionamento.
In questa foto si può vedere il problema così come mi si è presentato.
All'azionamento del tasto play il gruppo pinch roller di sinistra (nella foto) non si muove, ed appare visibilmente disallineato.
Senza dubbio andrà rimosso per capire cosa lo blocca (grasso secco, deformazioni ecc.) e per ripristinare la giusta quota di lavoro.
La regolazione dell'altezza di lavoro si fà con il dadetto bianco in plastica, che è filettato sulla parte finale dell'alberino. Il braccetto viene tenuto costantemete verso il dado stesso dalla molla coassiale all'aberino
All'azionamento del tasto play il gruppo pinch roller di sinistra (nella foto) non si muove, ed appare visibilmente disallineato.
Senza dubbio andrà rimosso per capire cosa lo blocca (grasso secco, deformazioni ecc.) e per ripristinare la giusta quota di lavoro.
La regolazione dell'altezza di lavoro si fà con il dadetto bianco in plastica, che è filettato sulla parte finale dell'alberino. Il braccetto viene tenuto costantemete verso il dado stesso dalla molla coassiale all'aberino
Nelle due foto potete notare che "l'estrazione" ha comportato anche la rimozione dell'aberino portatnte.
Questo risultava infatti "saldato" al gruppo pinch roller che quindi non era libero di moversi, e infatti non è "saltato" via una volta liberato dal dadetto di blocco/livellamento
Per estrarre il tutto si deve sganciare la molla di richiamo (è ben visibile quella dell'altro pinch roller ancora montato sulla meccanica), allentare e rimuovere il dado in plastica e la rondella che c'è sotto e (se come nel mio caso tutto è impastato) agendo con una pinzetta delicatamente sulla perte filettata dell'alberino "estrarre" il tutto dalla sede in plastica che è posta sulla base della meccanica.
Fate attenzione alla molla che spinge l'intero gruppo verso il dado bianco, per il corretto funzionamento NON ne potete fare a meno!
Per accedere meglio al gruppo pinch roller io ho rimosso precedentemente lo sportello del vano cassetta (4 viti ancorano i telaietti laterali che lo sorreggono) lo sportello è composto da due telaietti che hanno due perni ognuno (quelli metallici con rondelle in plastica) che insistono sui telaietti laterali, è frenato da una staffa in plastica che annega nel grasso ed è spinto in apertura solo dal lato sinistro tramite un leveraggio in plastica.
A seguire dotete rimuovere il gruppo testine (tranne quella di cancellazione che resta ancorata alla meccanica)agendo sulle due viti che torvate ai lati dell'intero supporto. Attenzione a non tirare i fili eccessivamente.
Il retro del vano invece (due viti, una centrale in alto, una nascosta dal contagiri e i due incastri in basso, sui perni bianchi di blocco cassetta) non è stretamente necessario.
Io l'ho rimosso.... per non sapere esattamente che fare!
La situazione che si presentava era piuttosto cupa, un pinch roller bloccato (svitol.... fiasco completo) e nessuna idea.
Grazie al suggerimento di un "amico" di un forum ecco però la soluzione:
Questo risultava infatti "saldato" al gruppo pinch roller che quindi non era libero di moversi, e infatti non è "saltato" via una volta liberato dal dadetto di blocco/livellamento
Per estrarre il tutto si deve sganciare la molla di richiamo (è ben visibile quella dell'altro pinch roller ancora montato sulla meccanica), allentare e rimuovere il dado in plastica e la rondella che c'è sotto e (se come nel mio caso tutto è impastato) agendo con una pinzetta delicatamente sulla perte filettata dell'alberino "estrarre" il tutto dalla sede in plastica che è posta sulla base della meccanica.
Fate attenzione alla molla che spinge l'intero gruppo verso il dado bianco, per il corretto funzionamento NON ne potete fare a meno!
Per accedere meglio al gruppo pinch roller io ho rimosso precedentemente lo sportello del vano cassetta (4 viti ancorano i telaietti laterali che lo sorreggono) lo sportello è composto da due telaietti che hanno due perni ognuno (quelli metallici con rondelle in plastica) che insistono sui telaietti laterali, è frenato da una staffa in plastica che annega nel grasso ed è spinto in apertura solo dal lato sinistro tramite un leveraggio in plastica.
A seguire dotete rimuovere il gruppo testine (tranne quella di cancellazione che resta ancorata alla meccanica)agendo sulle due viti che torvate ai lati dell'intero supporto. Attenzione a non tirare i fili eccessivamente.
Il retro del vano invece (due viti, una centrale in alto, una nascosta dal contagiri e i due incastri in basso, sui perni bianchi di blocco cassetta) non è stretamente necessario.
Io l'ho rimosso.... per non sapere esattamente che fare!
La situazione che si presentava era piuttosto cupa, un pinch roller bloccato (svitol.... fiasco completo) e nessuna idea.
Grazie al suggerimento di un "amico" di un forum ecco però la soluzione:
Vi starete chiedendo se vi stia prendendo in giro... No, affatto.
Rimose le parti plastiche e il gommino ho immerso il gruppo bloccato in un pentolino di acqua, e l'ho fatto bollire.
Dopo un paio di minuti ho estratto (con una pinzetta) il gruppo bloccato dalla pentola e, appoggiando il braccetto su un dado di idoneo diametro ed altezza e battendo leggermente con un martelletto il perno (attenti, la forza deve "spingere" il perno, non piegare il braccetto) sono finamente riuscito a rimuovere il perno bloccato.
A questo punto rimonto il tutto (allineandolo grossomodo all'altro, otticamente) e procedo allo smontaggio e pulizia dell'altro gruppo pinch roller, non bloccato, ma poco fluido.
Il metodo di smontaggio è pressoche identico.
Una volta finito con questa operazione "ricompongo" il deck, nell'ordine rimonatggio gruppi pinch roller, ponte testine, sportello vano cassetta.
Questo deck può andare in play anche senza che sia presente la cassetta (purchè lo sportello sia chiuso) e così posso verificare immediatamente che tutto funzioni.
Alla pressione del tasto play ora il deck risponde prontamente, le testine e i due pinch roller salgono e si mettono nella corretta posizione di funzionamento. Bene.
Ora resta da controllare che le "quote" dei due gruppi siano giuste, cioè che la trazione del nastro avvenga in maniera perfettamente centrata alla casseta (e alle testine) senza deformare il nastro, lo smontaggio ed il successivo rimontaggio obbligano a questa verifica.
Per fare questo mi avvalgo di un piccolo "arnese" autocostruito:
Una vecchia cassetta a cui ho "segato" parte del guscio superiore e rimosso i feltrini premitestina, in modo da poter osservare meglio il percorso nastro e sopratutto il suo paralelismo con il guscio stesso.
Rimose le parti plastiche e il gommino ho immerso il gruppo bloccato in un pentolino di acqua, e l'ho fatto bollire.
Dopo un paio di minuti ho estratto (con una pinzetta) il gruppo bloccato dalla pentola e, appoggiando il braccetto su un dado di idoneo diametro ed altezza e battendo leggermente con un martelletto il perno (attenti, la forza deve "spingere" il perno, non piegare il braccetto) sono finamente riuscito a rimuovere il perno bloccato.
A questo punto rimonto il tutto (allineandolo grossomodo all'altro, otticamente) e procedo allo smontaggio e pulizia dell'altro gruppo pinch roller, non bloccato, ma poco fluido.
Il metodo di smontaggio è pressoche identico.
Una volta finito con questa operazione "ricompongo" il deck, nell'ordine rimonatggio gruppi pinch roller, ponte testine, sportello vano cassetta.
Questo deck può andare in play anche senza che sia presente la cassetta (purchè lo sportello sia chiuso) e così posso verificare immediatamente che tutto funzioni.
Alla pressione del tasto play ora il deck risponde prontamente, le testine e i due pinch roller salgono e si mettono nella corretta posizione di funzionamento. Bene.
Ora resta da controllare che le "quote" dei due gruppi siano giuste, cioè che la trazione del nastro avvenga in maniera perfettamente centrata alla casseta (e alle testine) senza deformare il nastro, lo smontaggio ed il successivo rimontaggio obbligano a questa verifica.
Per fare questo mi avvalgo di un piccolo "arnese" autocostruito:
Una vecchia cassetta a cui ho "segato" parte del guscio superiore e rimosso i feltrini premitestina, in modo da poter osservare meglio il percorso nastro e sopratutto il suo paralelismo con il guscio stesso.
taratura
Doverosa premessa. Il deck ha calibrazione esterna del rec sens, io NON ho il service manual... per ciò mi sono limitato ad intervenire sulle altezze e sugli azimuth delle testine, procedimento che in questo deck pone qualche variabile in più del solito.
Per le tarature elettriche, sempre che siano necessarie, mi dovrò avvalere di indicazioni più precise.
Stabilita la giusta distanza dei due pinch roller (osservando il nastro della cassetta tagliata esso non deve deformarsi (sintomo di troppa vicinanza alla base) ne deve salire (in questo caso salirebbero le due bobine bianche guidanastro della cassetta) si passa alla testina di lettuyra.
Nastro test ed oscilloscopio in questo caso sono tassativi.
Le teste del naka infatti, oltre ad non essere "combinate" come qusi tutte quelle dei deck 3 testine, sono "libere" da denti guidanastro (come negli open reel) e possono essere regolate in "altezza" (in realtà è lo spostamento longitudinale ripetto alla sezione del nastro) ed è questa la prima cosa da regolare.
Con lausilio dell'osciloscopio agendo sulla vitina frontale (che qui è ben indicata) mi porto (su entrambi i canali) al massimo del livello ottenibile, chiaramente esagerando calerà un canale, mentre in difetto sarà l'altro canale a calare di livello.
Io ho fatto questa prova sia con il nastro test da 400 hz (si vede meglio) che con il 10K (è più preciso il punto di massima uscita)
Fatto questo, con il nastro da 10K, controllo l'allineamento della testina di play.
A questo punto eseguo la procedura per la testa di registrazione.
Per fare questo mi affido al generatore di 400 hz interno al deck (basta portare la scala del V-meter su "cal" e si attiva il tono) e registro su una cassetta nuova.
Variando l'altezza della testina di rec (monitorando l'out tape ovviamente, non il source che sarebbe sempre corretto) si alterà il livello massimo visualizzato (a pure la fase delle semionde, ma per ora ignoriamo) l'esatta centratura (come in play) e quella del massimo livello visualizzato.
A questo punto ci sarebbe da regolare l'azimuth della testina di rec, che però è regolato dall'automatismo!
Io (e non è detto sia il metodo più ortodosso) ho fatto comunque la regolazione a mano, verifcando che la regolazione automatica avesse abbastanza "range" per poter funzionare correttamente.
Tarature al limite fanno sentire con chiarezza il fondo corsa del controllo, una buona centratura fa fare all'automatico molto "velocemente" il suo lavoro (mentre regola il led del play lampeggia....).
Ulitma pulizia testine, smagnetizzazione e finalmente (dopo aver richiuso tutto) PLAY!
Per le tarature elettriche, sempre che siano necessarie, mi dovrò avvalere di indicazioni più precise.
Stabilita la giusta distanza dei due pinch roller (osservando il nastro della cassetta tagliata esso non deve deformarsi (sintomo di troppa vicinanza alla base) ne deve salire (in questo caso salirebbero le due bobine bianche guidanastro della cassetta) si passa alla testina di lettuyra.
Nastro test ed oscilloscopio in questo caso sono tassativi.
Le teste del naka infatti, oltre ad non essere "combinate" come qusi tutte quelle dei deck 3 testine, sono "libere" da denti guidanastro (come negli open reel) e possono essere regolate in "altezza" (in realtà è lo spostamento longitudinale ripetto alla sezione del nastro) ed è questa la prima cosa da regolare.
Con lausilio dell'osciloscopio agendo sulla vitina frontale (che qui è ben indicata) mi porto (su entrambi i canali) al massimo del livello ottenibile, chiaramente esagerando calerà un canale, mentre in difetto sarà l'altro canale a calare di livello.
Io ho fatto questa prova sia con il nastro test da 400 hz (si vede meglio) che con il 10K (è più preciso il punto di massima uscita)
Fatto questo, con il nastro da 10K, controllo l'allineamento della testina di play.
A questo punto eseguo la procedura per la testa di registrazione.
Per fare questo mi affido al generatore di 400 hz interno al deck (basta portare la scala del V-meter su "cal" e si attiva il tono) e registro su una cassetta nuova.
Variando l'altezza della testina di rec (monitorando l'out tape ovviamente, non il source che sarebbe sempre corretto) si alterà il livello massimo visualizzato (a pure la fase delle semionde, ma per ora ignoriamo) l'esatta centratura (come in play) e quella del massimo livello visualizzato.
A questo punto ci sarebbe da regolare l'azimuth della testina di rec, che però è regolato dall'automatismo!
Io (e non è detto sia il metodo più ortodosso) ho fatto comunque la regolazione a mano, verifcando che la regolazione automatica avesse abbastanza "range" per poter funzionare correttamente.
Tarature al limite fanno sentire con chiarezza il fondo corsa del controllo, una buona centratura fa fare all'automatico molto "velocemente" il suo lavoro (mentre regola il led del play lampeggia....).
Ulitma pulizia testine, smagnetizzazione e finalmente (dopo aver richiuso tutto) PLAY!