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Open Reel
Open Reel... o bobine.
I primi veri e propri registratori audio magnetici.
La "leggenda" vuole che la nascita dei registratori audio su nastro magnetico, che in sostanza è una striscia in materiale plastico rivestita di materiale magnetizzabile (ossido di ferro, biossido di cromo), sia dovuta al popolare cantante-presentatore "Bing" Crosby e alla sua preferenza nel condurre programmi radio pre-registrati.
In realtà il noto showman fu semplicemente tra i primi a capire le potenzialità del nastro magnetico, tanto da investire, nel 1948, la considerevole cifra di 50.000 dollari nella californiana Ampex, la quale, tramite Jack Mullin, stava approfondendo il lavoro dei tecnici tedeschi nel settore. Il primo vero e proprio registratore fu infatti presentato dall'AEG nel 1935, seguendo a ruota la realizzazione di nastri magntetici da parte di BASF.
Il tutto consegna alla Germania il primato storico di questa invenzione e a Bing il merito di averlo sponsorizzato ("ampex" diventò nel tempo quasi il sinonimo di nastro magnetico....).
Oops, non dimentichiamo. Una quarantina di anni prima il sig. Valdemar Poulsen fece la stessa cosa, ma utilizzando, in sostituzione del nastro magnetico un filo metallico.
Insomma, alla diffusione dei bobine si arrivò per gradi.....
Il nastro in bobina ha soddisfatto nella sua vita esigenze molto differenti, dai piccoli "geloso" (o Castelli) a tasti colorati con nastro da 1/4" ai grandi registratori professionali da 1 pollice.
La resa (e il costo) erano ben differenti, il principio di funzionamento assolutamente identico.
Maggiori notizie storiche (e non solo) sui registratori a bobine le potete reperire sul sito italiano soundfan, mentre una sintesi (molto sintesi) dei principi che rendono possibile la registrazione magnetica la trovate in questo sito, in fondo alla sezione "compact cassette"
Ecco il link di uno dei (numerosi) fornitori ove acquistare.