- HOME
- Compact Cassette
- Open Reel
- DCC
- DAT
- Microcassette
- 8-track
- Walkman
- Manutenzione
- Riduttori di Rumore
- AIWA AD-WX777
- ALPINE AL-90
- AKAI GX-4000D
- DENON DRM-800
- GRUNDIG DCC 305
- NAKAMICHI 680ZX
- PIONEER CT-939 mkII
- PHILIPS DCC900
- PHILIPS FC870
- SOUNDESIGN 4843
- TASCAM 133
- TEAC CX-210
- TEAC V-870
- Manuali Utente
- Pubblicità e C.
- Contatti
- link
PIONEER CT-939MKII
Il ripristino di questo deck è stato un pò diffcoltoso, sia per le condizioni in cui era (tetativi di forzatura del vano cassetta, smontaggio e rimontaggio approssimativi, sporcizia) sia per l'assenza di documentazione tecnica di qualsiasi tipo (service manual, schemi).
Essendo tuttavia una macchina "interessante" (uno dei modelli top di Pioneer negli anni '90) ho deciso di procedere, conscio che, nella peggiore delle ipotesi, avrei conosciuto meglio tale modello e "messo via" qualche ricambio per altri interventi.
Vediamo come è andata.
Essendo tuttavia una macchina "interessante" (uno dei modelli top di Pioneer negli anni '90) ho deciso di procedere, conscio che, nella peggiore delle ipotesi, avrei conosciuto meglio tale modello e "messo via" qualche ricambio per altri interventi.
Vediamo come è andata.
Il deck (acquistato x 15 euro in un mercatino) si accendeva regolarmente, alla pressione dei tasti il display indicava la rispettiva funzione. Il problemi, come spesso accade, erano localizzati nella meccanica.
Il 939 ha l'apertura motorizzata del vano cassetta, o almeno "avrebbe". Questo esemplare, evidentemente mai manutenzionato, non riusciva più a farlo, numerosi segni di "cacciavitate" nel bordo dello sportellino erano perdipiù la testimonianza evidente di una soluzione alternativa piuttosto barbara.
Decido di procedere al cambio cinghie come prima tappa, male non farà.
Levo corrente ed apro il coperchio superiore, si potrà così osservare quel che cela l'interno della macchina.
Il 939 ha l'apertura motorizzata del vano cassetta, o almeno "avrebbe". Questo esemplare, evidentemente mai manutenzionato, non riusciva più a farlo, numerosi segni di "cacciavitate" nel bordo dello sportellino erano perdipiù la testimonianza evidente di una soluzione alternativa piuttosto barbara.
Decido di procedere al cambio cinghie come prima tappa, male non farà.
Levo corrente ed apro il coperchio superiore, si potrà così osservare quel che cela l'interno della macchina.
Per fortuna sulla scheda madre viene riportata l'inidcazione della funzione dei trimmer, dei connettori. Questo renderà più semplice procedere.
La meccanica sembra invece piuttosto ermetica, andra smontato anche il pannello frontale del deck (viti sotto, sopra e lateralmente) per rimuoverla senza danni.
La meccanica è fissata al deck con due viti alla base (attenzione, sono coperte alla vista dai fasci di cablaggio interno) e 4 frontali, a lato del vano cassetta. Una 7° vite era presente nel mio esemplare dal basso verso linterno, ma, vista l'assenza di molte altre viti, non è escluso che si tratti di un precedente errore di rimontaggio.
La meccanica è alimentata e controllato tramite numerosi cavi, tutti terminati (verso la scheda madre) con connettori.
Per rimuovere il sicurezza ricordate sempre di fare una veloce foto, in base al tipo di connettore non sono esclusi infatti dannose inversioni di polarità (è successo , vedremo poi come) e solo successivamente rimuovere le connessioni.
La meccanica sembra invece piuttosto ermetica, andra smontato anche il pannello frontale del deck (viti sotto, sopra e lateralmente) per rimuoverla senza danni.
La meccanica è fissata al deck con due viti alla base (attenzione, sono coperte alla vista dai fasci di cablaggio interno) e 4 frontali, a lato del vano cassetta. Una 7° vite era presente nel mio esemplare dal basso verso linterno, ma, vista l'assenza di molte altre viti, non è escluso che si tratti di un precedente errore di rimontaggio.
La meccanica è alimentata e controllato tramite numerosi cavi, tutti terminati (verso la scheda madre) con connettori.
Per rimuovere il sicurezza ricordate sempre di fare una veloce foto, in base al tipo di connettore non sono esclusi infatti dannose inversioni di polarità (è successo , vedremo poi come) e solo successivamente rimuovere le connessioni.
La piccola cinghia, ormai completamente lasca, visibile dall'alto, che trasmette il moto da un motorino alla puleggia arancione in plastica, è la responsabile della mancata apertura, essa controlla anche la salita e la discesa del carrello testine e dei due pinch roller. Per sostituirla è necessario rimuovere un ponte che sorregge puleggia ed un altro ingranaggio ad essa collegato.
Sotto sono in parte visibili i volani con due cinghie rettangolari (una tra motore e volano, l'altra tra volano e volano), anche esse saranno sostituite ma apparivano ancora utilizzabili sebbene non esattamente "nuove"
Sotto sono in parte visibili i volani con due cinghie rettangolari (una tra motore e volano, l'altra tra volano e volano), anche esse saranno sostituite ma apparivano ancora utilizzabili sebbene non esattamente "nuove"
In questa procedura si deve fare attenzione a non perdere la "fase" tra la puleggia bianca e l'ingranaggio a cui essa è collegata, quello visibile a sinistra nella prima foto sopra, che sblocca il vano cassetta.
A me purtroppo è successo (non sapevo che la puleggia avesse una sagomatura inferiore per guidare un altro meccanismo) e ho dovuto tribolare un pò per ritrovare le giuste posizioni. Se avrete l'accortezza di tenere tutto fermo (tranne la puleggia arancione che non ha posizioni specifiche) non dovreste incappare in questo problema.
Una volta rimontato tutto il deck dovrebbe aprirsi, chiudersi ed andare in play tranquillamente.
A me purtroppo è successo (non sapevo che la puleggia avesse una sagomatura inferiore per guidare un altro meccanismo) e ho dovuto tribolare un pò per ritrovare le giuste posizioni. Se avrete l'accortezza di tenere tutto fermo (tranne la puleggia arancione che non ha posizioni specifiche) non dovreste incappare in questo problema.
Una volta rimontato tutto il deck dovrebbe aprirsi, chiudersi ed andare in play tranquillamente.
Il deck aveva anche problemi di avvolgimento e riavvolgimento veloce. Responsabile ci questi problemi è la piccola ruota gommata che vedete in foto. L'idler. Ad esso si accede dalla parete frontale del vano cassetta, nel 939 si devono rimuovere due viti, liberare lo sportello vero e proprio (il frontale del medesimo, in alluminio, si sfila invece semplicemente a pressione) ed infine spostare il fondo del vano cassetta che è bloccato da due "clip" in plastica nei due angoli superiori. Io ho preferito non rimuovere quest'ultimo particolare a causa del cablaggio della luce interna, nel caso i due fili sono comunque connessi tramite clip nel retro della meccanica.
La ruota è basculante, sospesa con il suo telaietto da una piccola molla (visibile in foto) In base a quanto male avvenga la trazione è possibile tenatre una semplice pulizia della gomma, il controllo della corretta "basculazione" dell'intero gruppo (se c'è troppo grasso, o sporco, si può bloccare) e controllare che la molla sia in posizione ed integra.
Se (come nel mio caso) i problemi restano avete due strade.
Quella "ortodossa" cioè la sostituzione dell'intero pezzo con un ricambio nuovo (trovandolo), oppure del solo anello di gomma della ruota.
La seconda, con risultati più incerti, consiste invece nell'incollare un pezzo di sottile cinghia di gomma (uno scarto...) larga come l'anello originale sopra lìidler consumato.
Il difficile è, mentre si incolla gomma con poca colla apposita, ritagliarla nella lunghezza esatta a coprire l'intera circonferenza.
Buchi o sovrapposizioni sarebbero di impedimento al regolare funzionamento.
Se la cinghia è abbastanza sottile il giochetto riesce, e anche a fronte di una silenziosità leggermente compromessa, si sistema il tutto con poca spesa.
In entrambi i casi va rimosso il componente, io ho fatto così:
- Ho spostato lateralmente il "freno" delle bobine rilasciando la molla che lo conetteva ad un perno alle spalle della testina.
- Sganciato la molla che sostiene il gruppo idler
- Sfilato lo stesso dalla clip di blocco (la superiore) e con attenzione estratto tra le due bobinette. Attenzione, tutti questi componenti sono in plastica, che è si leggermente flessibile... ma non tollera estrazioni forzate!
Nel rinserire il gruppo fate attenzione, alla base esso deve incastrarsi dietro un piccolo riscontro in plastica, altrimenti esso non andrà.
A questo punto, dopo aver fatto due prove a meccanismo aperto, si può richiudere il tutto.
Come vi avevo deto io ho sempre fotografato linterno, per poter ricollegare sempre dal verso giusto i fasci di cavi multipolari. Purtroppo la cosa non garantisce nulla se il cavo è stato manomesso prima della foto stessa.
Alla prova finale, infatti, "salta un fusibile" (quello post raddrizzamento)
Lo cambio con uno di uguale valore. Risalta subito.
Sicuro di aver rimesso tutti i cavi correttamente compio una imprudenza, sostituisco il fusibile con uno di valore leggermente più alto.
Il deck non si spegne, ma all'inserimento del circuitpo dolby il display reagisce scurendosi, alcuni transistor a lato dell'alimentazione scaldano molto. Spengo subito.
Il flat che alimentatva quella parte di circuito era invertito, solo per fortuna non è saltato nessun componente.
Inverto pertanto la flat, rimetto un fusibile di giusto valore a accendo. Questa volta mi è andata bene, ma la lezione serva per il futuro. Mai incolpare un fusibile per il lavoro che sta facendo, se salta qualcoisa di "sbagliato" nel circuito che protegge c'è.....
L aprova di taratura è insperatamente breve. Nonostante le pessime condizioni estetiche, la vicissitudini meccaniche, il deck è quasi perfettamente allineato e livellato. Anche la stabilotà delle due semionde non è male, segno che il gruppo testine è ben realizzato e che i due pinch roller non sono deformati.
Metto su ed ascolto un nastro, perchè dopo tante tribolazioni va anche detto che questo deck suona propio bene!
La ruota è basculante, sospesa con il suo telaietto da una piccola molla (visibile in foto) In base a quanto male avvenga la trazione è possibile tenatre una semplice pulizia della gomma, il controllo della corretta "basculazione" dell'intero gruppo (se c'è troppo grasso, o sporco, si può bloccare) e controllare che la molla sia in posizione ed integra.
Se (come nel mio caso) i problemi restano avete due strade.
Quella "ortodossa" cioè la sostituzione dell'intero pezzo con un ricambio nuovo (trovandolo), oppure del solo anello di gomma della ruota.
La seconda, con risultati più incerti, consiste invece nell'incollare un pezzo di sottile cinghia di gomma (uno scarto...) larga come l'anello originale sopra lìidler consumato.
Il difficile è, mentre si incolla gomma con poca colla apposita, ritagliarla nella lunghezza esatta a coprire l'intera circonferenza.
Buchi o sovrapposizioni sarebbero di impedimento al regolare funzionamento.
Se la cinghia è abbastanza sottile il giochetto riesce, e anche a fronte di una silenziosità leggermente compromessa, si sistema il tutto con poca spesa.
In entrambi i casi va rimosso il componente, io ho fatto così:
- Ho spostato lateralmente il "freno" delle bobine rilasciando la molla che lo conetteva ad un perno alle spalle della testina.
- Sganciato la molla che sostiene il gruppo idler
- Sfilato lo stesso dalla clip di blocco (la superiore) e con attenzione estratto tra le due bobinette. Attenzione, tutti questi componenti sono in plastica, che è si leggermente flessibile... ma non tollera estrazioni forzate!
Nel rinserire il gruppo fate attenzione, alla base esso deve incastrarsi dietro un piccolo riscontro in plastica, altrimenti esso non andrà.
A questo punto, dopo aver fatto due prove a meccanismo aperto, si può richiudere il tutto.
Come vi avevo deto io ho sempre fotografato linterno, per poter ricollegare sempre dal verso giusto i fasci di cavi multipolari. Purtroppo la cosa non garantisce nulla se il cavo è stato manomesso prima della foto stessa.
Alla prova finale, infatti, "salta un fusibile" (quello post raddrizzamento)
Lo cambio con uno di uguale valore. Risalta subito.
Sicuro di aver rimesso tutti i cavi correttamente compio una imprudenza, sostituisco il fusibile con uno di valore leggermente più alto.
Il deck non si spegne, ma all'inserimento del circuitpo dolby il display reagisce scurendosi, alcuni transistor a lato dell'alimentazione scaldano molto. Spengo subito.
Il flat che alimentatva quella parte di circuito era invertito, solo per fortuna non è saltato nessun componente.
Inverto pertanto la flat, rimetto un fusibile di giusto valore a accendo. Questa volta mi è andata bene, ma la lezione serva per il futuro. Mai incolpare un fusibile per il lavoro che sta facendo, se salta qualcoisa di "sbagliato" nel circuito che protegge c'è.....
L aprova di taratura è insperatamente breve. Nonostante le pessime condizioni estetiche, la vicissitudini meccaniche, il deck è quasi perfettamente allineato e livellato. Anche la stabilotà delle due semionde non è male, segno che il gruppo testine è ben realizzato e che i due pinch roller non sono deformati.
Metto su ed ascolto un nastro, perchè dopo tante tribolazioni va anche detto che questo deck suona propio bene!